Il tartufo nero dei nostri colli

Il tartufo nero dei nostri colli è una varietà che matura generalmente da maggio fino a novembre.

Già da metà febbraio infatti, iniziano a formarsi dei piccoli abbozzi nel sottosuolo, che maturano a primavera inoltrata.

Questo periodo è dunque il momento dell’anno in cui il tartufo esprime al meglio tutte le sue caratteristiche, dal profumo delicato al gusto particolarmente intenso.

Ma anche in inverno e ad inizio primavera, alcune specie di tartufo che nascono sulle nostre colline risultano reperibili.

Possiamo dunque considerare questa varietà disponibile praticamente durante tutto il periodo dell’anno.

Una volta maturo, lo si trova generalmente tra i boschi, vicino alle piante, ad una profondità compresa tra 50 e 70 cm.

Dalle piante infatti essi ricavano gli zuccheri e a loro volta donano i sali minerali, che aiutano la flora a migliorare il suo stato nutrizionale.

Il luogo insolito e misterioso in cui questo frutto nasce, ha dato adito a numerose dicerie sul suo conto. Una tra tutte, quella di Plutarco, che affermava che il famoso “tubero” era generato dall’azione combinata dell’acqua, del calore e dei fulmini.

Teorie del tutto strampalate e senza fondamento scientifico che fecero nascere un dibattito tra i botanici dell’epoca, che non sapevano nemmeno se definirlo una pianta o un animale.

Ma nonostante tutto, in cucina il Tartufo ha da sempre riscosso un grande successo.

Sin dal principio infatti, venne utilizzato come prodotto pregiato, in tutte le corti d’Europa e non solo, visto che anche Papa Gregorio IV ne faceva ufficialmente largo uso durante i suoi banchetti.

Il Tartufo dei nostri colli è generalmente una varietà rustica, quindi si può trovare in molti tipi di terreni, anche in quelli sassosi.

Si presenta con un colore bruno e con una forma irregolare, generalmente rotonda, mentre l’interno è di un colore grigiastro, con venature color perla.

Pur non essendo un tartufo pregiato, il suo profumo è molto delicato ed allo stesso tempo gradevole, anche se non persistente. Inoltre presenta un leggero sentore agliaceo, che è all’origine dell’espressione, spesso utilizzava in passato, che lo definiva appunto “l’aglio del ricco”.

Un prodotto straordinario e misterioso che abbiamo deciso di omaggiare.

Venerdì 16 ottobre infatti, all’Agriturismo la Gramola, organizzeremo una serata dedicata al tartufo dei nostri Colli, con un menù a tema semplice e curato, come piace a noi.

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